Regione: Piemonte
Provincia: Cuneo
Ultimo avamposto antropico, prima del predominio montano, Roccaforte Mondovì è un borgo occitano sospeso tra le ultime propaggini delle colline monregalesi e le prime selvagge nervature delle Alpi Liguri, centro di fondovalle dalle sfumature cultural-linguistiche tra le più interessanti del cuneese, con i suoi numerosi murales sulle facciate delle case e raffiguranti gli antichi mestieri e tradizioni.
Si narra che, in epoche antiche, Roccaforte Mondovì fosse dominata da un castello (di cui oggi sono visibili ancora dei ruderi) fatto costruire dall’imperatore Adriano in persona. I primi insediamenti, però, dovrebbero risalire alla prima metà del II secolo a.C. quando un gruppo di Liguri montani si stanziò nella Valle Ellero.
Dopo la caduta dell’impero Romano, il territorio fu vittima delle incursioni saracene e, alla fine del XVII secolo, teatro delle guerre del sale che sconvolsero l’intero territorio, portandolo a una profonda crisi economica e sociale.
Negli anni successivi, si registrarono vari episodi di brigantaggio, fomentati dalla repubblica di Genova contro i Savoia, nonché carestie ed epidemie.
Quando nel 1794, giunsero le truppe napoleoniche, il territorio cadde sotto il controllo francese fino alla restaurazione e al ripristino del controllo dei Savoia.
Nella Seconda Guerra Mondiale, tutta l’alta valle Ellero divenne teatro dell’attività partigiana.
Per quanto, invece, riguarda la storia delle Terme di Lurisia, situate nell’omonima frazione, la loro scoperta avviene accidentalmente nel 1909, quando un minatore intento alle operazioni di estrazione di pietra da costruzione, intaccò una vena sorgiva da cui subito fuoriuscì un’acqua non solo buona da bere, ma dotata altresì di intensi effetti terapeutici sugli stessi minatori che la usavano per lavare le proprie piaghe.
Le acque termali che si incontrano nel territorio di Roccaforte di Mondovì sono localizzate nella frazione di Lurisia e vengono generalmente classificate come acque oligominerali.
Sono quattro le fonti che qui sgorgano:
– la Garbarino e la Santa Barbara Grotte, classificate come termali e, in quanto considerate farmaci naturali, sono le uniche che vengono impiegate nello stabilimento termale a scopo curativo;
– la Fonte Santa Barbara e la Sorgente Acquam, sorgenti naturali a bassissima mineralizzazione e residuo fisso, dunque particolarmente adatte alla messa in commercio previo imbottigliamento.
La fonte Santa Barbara, in particolare, nasce a 1460 metri di altitudine sul monte Pigna e viene imbottigliata sotto il celebre marchio “Lurisia”.
La Garbarino e la Santa Barbara Grotte vengono utilizzate, come le altre due, principalmente come bibita, ma anche per i tradizionali trattamenti di fangoterapia e balneoterapia. La gamma delle patologie trattate è piuttosto ampia e va dalle infiammazioni alle vie respiratorie, dalle malattie reumatiche a quelle otorinolaringoiatriche. Molto indicate anche per i trattamenti dermatologici, con specifico riguardo alla cura di psoriasi e dermatiti seborroiche.
Lo stabilimento termale di Lurisia si caratterizza per il suo profilo centrato sul “Medical Thermal Care”. Tra i vari trattamenti curativi, si segnalano: aerosol, docce nasali, politzer crenoterapico, insufflazioni, fanghi, grotte/stufe, peloidi diversi da fanghi, balneoterapia, idromassaggi, piscina termale, irrigazioni vaginali e idrocolonterapia.
Al suo interno, però, è anche possibile ricevere trattamenti benessere olistici e terapeutici tradizionali, tra cui quello dedicato alla cosmesi, che prevede trattamenti bellezza e anti-aging oltre alla linea di prodotti studiati a partire dalle acque benefiche di questa località.
Le Terme di Lurisia, inoltre, si avvalgono di una struttura appositamente dedicata alla predisposizione di piani individuali personalizzati per il recupero del benessere psico-fisiologico, con tanto di medico specialista in idrologia, massoterapisti, osteopati e personal trainers.
Una delle proposte più interessanti delle Terme di Lurisia, infine, consiste nel Centro di Medicina specializzato in medicina sportiva e del lavoro.
Tra le peculiarità storiche e architettoniche del centro di Roccaforte Mondovì, si annovera l’imperdibile Pieve di San Maurizio dell’anno Mille.
Il sobborgo di Prea, dalla caratteristica pianta medievale, è oggi famoso soprattutto per il suo Presepe Vivente e per la presenza della cosiddetta minoranza linguistica del Kjé. Non molto lontano, si trova il Santuario di Sant’Anna, unico esempio in Piemonte con la facciata in barocco francese. Curiosi anche i tanti murales che adornano i vicoli del paese.
La borgata di Baracco, invece, è un affascinante nucleo rurale montano, con dimore e stradine tipiche del tempo che fu. A luglio, ha luogo la divertentissima “Maske in una notte di mezza estate”, manifestazione che ripercorre le origini storiche della zona riproponendole in chiave letteraria ed enogastronomica, miscelando leggende, saperi e sapori di una volta. A testimonianza della sua vocazione per il turismo lento e sostenibile, da alcuni anni Baracco ospita anche una biblio-panchina gigante di legno artigianale, sulla falsariga delle Big Bench di Chris Bangle.
Sito del Comune:
https://www.comune.roccafortemondovi.cn.it
Sito elle Terme:
https://termedilurisia.it