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by Emanuela Crosetti
La data fissata è per lunedì 19 febbraio, giorno in cui si potrà nuovamente prenotare per le cure termali presso lo stabilimento di Acqui Terme
Lunedì 19 febbraio riaprono le prenotazioni per le cure termali che, a partire dal prossimo 15 aprile e fino a metà novembre, verranno erogate negli stabilimenti di via XX Settembre, ad Acqui Terme. È prevista una pausa nel mese di luglio ma, se le prenotazioni fossero particolarmente numerose, si potrebbero aggiungere alcune settimane proprio nel periodo estivo.
Per effettuare la prenotazione basterà inviare una mail a accettazione@termediacqui.it oppure chiamare lo 0144 324390 il lunedì dalle 14 alle 17 o dal martedì al venerdì dalle 8 alle 12. Le prestazioni offerte dagli stabilimenti acquesi sono tutte a scopo terapeutico e non legate al wellness. Tra queste: inalazioni, insufflazioni, irrigazioni vaginali, percorsi vascolari e naturalmente cure a base di fango. Nel caso in cui si faccia affidamento sul Sistema Sanitario Nazionale, è fondamentale che la ricetta mutualistica riporti esattamente, oltre alla prestazione terapeutica, anche e soprattutto la diagnosi relativa della patologia che si vuole curare, per la quale si avrà quindi diritto ad usufruire di un solo ciclo di cure termali nell’arco dell’anno.
Le cure termali possono essere effettuate dai 3 anni in su e si sconsigliano in caso di gravi problemi cardiaci oppure in presenza di patologie tumorali in fase di cura. In ogni caso, prima di accedere a qualsiasi trattamento, viene effettuata una visita medica per verificare la salute del paziente e le eventuali controindicazioni alla cura scelta.
Il pregio dell’acqua termale acquese è che proviene da un bacino situato a 3000 metri di profondità. È definita sulfureo-salsobromoiodica in quanto ricca di zolfo e cloruro di sodio, tutti elementi particolarmente efficaci nella cura di svariate patologie quali, ad esempio, artriti, otiti, raffreddori, riniti o altri tipi di infiammazioni. Un ciclo di cure ha la durata di 12 giorni pagando unicamente un ticket di 55 euro oppure una quota ricetta di 3,10 euro.