Regione: Emilia Romagna
Provincia: Forlì-Cesena
Situata sulle appendici delle prime colline dell’Appennino forlivese, Bertinoro domina un indimenticabile paesaggio la cui vista si estende fino al mare. Non è un caso che venga soprannominato “Balcone di Romagna”. Cittadella medievale ricca di mura, torri e case antiche, è in realtà anche nota come “Città del vino”.
Vuole la leggenda che Galla Placidia, figlia dell’Imperatore Teodosio, di passaggio in questi luoghi, assaggiato un vino servito in un’umile coppa, avesse esclamato: “non di così rozzo calice sei degno, o vino, ma di berti in oro“, da cui il nome della città.
Oggetti votivi e altri ritrovamenti archeologici rinvenuti nei pressi di un pozzo preistorico testimoniano l’antichissima frequentazione di questi luoghi, proprio in relazione a culti legati alle acque curative. Un pozzo di epoca romana, infatti, è la conferma che queste antichissime terme furono usate per secoli senza soluzione di continuità.
Nell’Alto Medioevo, il paese venne sottoposto all’influenza della città di Ravenna e, successivamente, assegnato all’imperatore Federico I di Svevia. Nel 1278, gli Asburgo cedettero la Romagna alla sede pontificia e anche Bertinoro passò sotto la sovranità dello Stato della Chiesa. Nel 1361, fu quindi nominata sede vescovile.
Lo sfruttamento moderno delle acque termali inizia nel 1931, con la fondazione delle Fonti Romane della Fratta, inaugurate addirittura da Benito Mussolini, nato a pochi chilometri di distanza.
Lo stabilimento termale di Fratta Terme è l’unico in Italia a offrire una varietà di acque termali tanto vasta. Dalle 11 sorgenti distribuite lungo il corso del rio Salso sgorgano, infatti, ben 7 tipi diverse di acque, ognuna delle quali con caratteristiche uniche, ma tutte ricche di sali minerali, ipotermali e, perciò, particolarmente idonee per essere bevute. Acque salse, salsobromoiodiche, sulfuree, salsosulfuree, ferruginose, magnesiache, arsenicali.
Le principali indicazioni terapeutiche delle acque minerali di Bertinoro riguardano affezioni delle vie respiratorie e dell’intestino, ma sono ideali anche per la cura della sordità rinogena. Sono peraltro utilizzate anche per i disturbi del sistema vascolare.
Presso le Terme della Fratta di Bertinoro, si può usufruire sia del più classico centro termale che dei trattamenti benessere. Ed è, inoltre, possibile alloggiare direttamente alle terme annesse al lussuoso Grand Hotel a 4 stelle.
All’interno dello storico stabilimento termale di Bertinoro, oltre alle rinomate cure idropiniche, fra i trattamenti proposti si trovano anche fanghi, bagni termali con percorsi vascolari, fisio-kinesiterapia e cure inalatorie per la sordità rinogena.
Per quanto riguarda i centri benessere, invece, essi praticano medicina estetica e medicina naturale, con una gamma completa dei trattamenti viso e corpo, massaggi, linea cosmesi, trattamenti al cioccolato ma anche bio-energetica e riflessologia.
Per godersi questo piccolo gioiello di Romagna, la prima cosa da fare è passeggiare senza meta per le vie acciottolate del borgo e respirare la sua atmosfera medievale. Il cuore pulsante del suo centro storico è il Palazzo Ordelaffi, antico palazzo municipale risalente al 1306, custode di un importante ciclo pittorico ad opera di Antonio Zambianchi.
Poco distante, si trova la Torre dell’Orologio che in passato, grazie alla sua notevole altezza, fungeva da faro per i naviganti.
Da non perdere, inoltre, la Rocca. Costruita prima dell’anno Mille, ospitò persino Dante Alighieri e, dal 2010, è sede anche del Museo Interreligioso, dedicato a studi, ricerche e opere d’arte sulle tre grandi religioni monoteiste.
Curiosità: nel cuore del paese, risiede uno dei suoi principali monumenti, la Colonna delle Anella, nota anche come colonna dell’ospitalità, fatta costruire per volontà di Guido del Duca e Arrigo Mainardi per porre fine ai continui scontri tra le famiglie nobili del luogo. La colonna aveva 12 anelli, ognuno dei quali corrispondeva una famiglia. Quando un pellegrino giungeva a Bertinoro e legava il suo bastone o la sua cavalcatura a uno degli anelli, veniva ospitato dalla famiglia che esso rappresentava.
Infine, vi sono due strade che meritano di essere visitate: la strada della Vendemmia e quella dei Mestieri Scomparsi. La prima è un vicolo di circa 100 metri in cui si susseguono sette tele rappresentanti i momenti salienti della vendemmia; la seconda, invece, ospita sei dipinti di artisti contemporanei che celebrano le antiche tradizioni di Bertinoro e le abilità manuali dei suoi abitanti.
Ufficio turistico:
piazza Libertà, 9c
+39 0543 46 92 13
turismo@comune.bertinoro.fc.it
https://www.visitbertinoro.it
Lun-Ven 8.30-13.30 / Mar e Gio anche 14.30-17.30 / Sab-Dom 9-14
Sito del Comune:
https://www.comune.bertinoro.fc.it
Sito elle Terme:
https://www.allegroitalia.it/allegroitalia-fratta-terme