Regione: Sardegna
Provincia: Sassari
Santa Maria Coghinas è una piccola enclave gallurese in Anglona, gioiello adagiato lunga l’omonimo fiume e circondato da una vivida macchia mediterranea, tra vigneti, sughereti e carciofeti, sua principale risorsa.
Santa Maria Coghinas affonda le proprie origini ai primi anni di questo millennio, come testimoniano le più antiche testimonianze archeologiche presenti sul suo territorio. Noto centro medioevale, venne poi abbandonato verso il ‘400, per poi essere ripopolato agli inizi dell’800 da un modesto gruppo di pastori della Gallura meridionale. L’evoluzione del paese ha proceduto parallelamente al recupero dei suoi fertili suoli alluvionali i quali, pressoché inutilizzati sin dall’inizio del primo dopoguerrac risultano oggi intensamente coltivati.
Le sorgenti termali, la cui temperatura oscilla tra i 40° ed i 70° C., sono disclocate lungo le principali linee di frattura della roccia vulcanica in prossimità di affioramenti di lava. Sono ben conosciute sin dall’antichità per le loro acque salso-bromo-iodiche che sgorgano a 70° all’uscita di una gola porfirica quasi a livello del fiume Coghinas.
Le Terme di Casteldoria sono sttettame te specifiche per la cura delle malattie dell’apparato respiratorio e di quelle di competenza otorinolaringoiatrica, soprattutto in caso di processi infiammatori quali bronchite, rinopatia, faringolaringite, sinusite e sordità rinogera.
I trattamenti più diffusi e richiesti prrsso le Terme di Casteldoria riguardano soprattutto le inalazioni e l’aerosol. Ma vengono praticati anche trattamenti viso e corpo, tutti effettuati con una specifica linea cosmetica prodotta all’interno della struttura utilizzando non solo le acque termali ma anche i fanghi, famosi per le loro proprietà antinfiammatorie e disintossicanti. A tutto ciò si aggiungono anche lo scrub del corpo, i fanghi e i bagni termali alle essenze.
Santa Maria Coghinas, pur essendo un piccolo borgo, conserva alcuni gioielli degni di essere ammirati. Prima fra tutti,
la chiesa parrocchiale della Madonna delle Grazie, costruita in pietra arenaria nella seconda metà del XII secolo. Nel 1300, venne rifatta la facciata e, nel corso dei tempi, fu oggetto di diversi restauri più volte fino a mostrarsi come è ora. Possiede un’unica navata con facciata a spioventi piene di decorazioni.
In cima a una rupe, invece, sono collocati i resti di un’antica fortificazione genovese. Da qui, si può ammirare un paesaggio che arriva sino alla costa del golfo dell’Asinara e all’area di Castelsardo. La parte meglio conservata della struttura è sicuramente la famosa torre dei Doria, visibile da lontano, a cui si aggiungono i resti di un antico borgo, una cappella e una grande cisterna che sembra servisse per l’approvvigionamento idrico.
Grazia Deledda, in un suo racconto, scrisse di un passaggio sotterraneo segreto, scavato tra il castello e la cappella di san Giovanni di Viddalba, usato per recarsi in chiesa.
Infine, le Terme di Casteldoria, punta di diamante del paese di Santa Maria Coghinas, le cui sorgenti sorgenti calde sgorgano visibilmente sul letto del fiume Coghinas.
Sito del Comune: https://www.comunesmcoghinas.it/
Sito elle Terme: https://termecasteldoria.it/