Regione: Veneto
Provincia: Verona
Il ridente borgo di Pescantina riposa lungo le rive del fiume Adige, chiudendo dolcemente con le sue acque il territorio della Valpolicella Classica, un tuffo nella bellezza dei panorami, nella ricchezza incontrastata della natura e nelle sue prestigiose vestigia storiche di cui, da secoli, il piccolo paese veronese va orgoglioso.
Numerose le testimonianze di epoca romana che attestano l’origine antica del paese di Pescantina. Da questo lembo della Valpolicella, infatti, provengono cippi funebri, frammenti miliari, epigrafi latine, un’ara con putti alati e addirittura un coperchio di un sarcofago con scene di caccia, astragali e fogliette.
Due grandi avvenimenti hanno fatto la storia di questo territorio: la vittoria sui Cimbri da parte di Cario Mario e la costruzione della “via Claudia Augusta” nel 47 d.C.. Pare, inoltre, che proprio qui si sarebbe svolta la famosa battaglia tra le milizie di Onorio e i Visigoti di Alarico.
Le vicende medioevali furono caratterizzate dal susseguirsi di influenze diverse, prima dai Carolingi e poi dagli imperatori tedeschi, mentre nel XV secolo, il territorio di Pescantina fu messo a ferro e fuoco dalla guerra tra Carraresi e Veneziani. Successivamente, gli eserciti austriaci, spagnoli e francesi furono protagonisti di altri eventi bellici, causando nuove distruzioni.
Fu solo sotto il dominio veneziano, che si poté respirare un periodo di tranquillità sociale, con conseguente sviluppo del commercio. Soprattutto lungo l’Adige. Per più di due secoli, infatti, Pescantina fu uno dei perni della navigazione atesina e godette di particolare benessere. Pestilenze del 1576 e del 1630 a parte, circostanze che condussero all’altro mondo più di metà dei suoi abitanti.
L’arrivo delle armate napoleoniche, alla fine del 1700, portò ancora devastazione e ruberie, cui seguì un ventennio fitto di episodi bellici. Mentre durante la dominazione austriaca, sofferta ma non particolarmente dura, Pescantina conobbe un periodo di pace ma vide collassare il commercio via acqua, soppiantato dal ben più economico trasporto su rotaie.
Nel 1866, con l’unità, Verona e il Veneto tornarono all’Italia. Drammatica, infine, la situazione durante le guerre mondiali, soprattutto la Seconda, quando Pescantina diventò l’approdo finale di quanti, dopo l’internamento nei campi nazisti, riuscirono a ritornare in Patria.
L’acqua delle Terme di Pescantina sgorga microbiologicamente pura dalla roccia fessurata della fonte di Aquardens a una temperatura di 47°C e a una profondità di 130 metri. In quanto ricca di cloruro di sodio, bromo e iodio, ma anche di calcio, magnesio e ferro, è classificata come salso-bromo-iodica.
Grazie alle alte temperature e alla sua particolare ricchezza di minerali, l’acqua delle Terme di Pescantina possiede proprietà antinfiammatorie, antisettiche e antiedemigene, nonché stimolanti del sistema immunitario. Inoltre, è particolarmente indicata nelle patologie artro-reumatiche, favorendo la guarigione da traumi, fratture, lussazioni, distorsioni e distrazioni muscolari; ma anche vascolari, in caso di varici venose degli arti inferiori; e dermatologiche, come dermatiti e psoriasi.
Il suo punto forte, però, è la cura delle affezioni croniche delle prime vie respiratorie, con un’ottima risoluzione delle patologie catarrali e della sordità rinogena.
La pratica maggiormente in voga alle Terme di Pescantina è la balneoterapia, che consiste in un’immersione della durata tra i 10 e 15 minuti in acqua, con temperature tra i 35 e il 37°C, seguita da un riposo di 30 minuti per rendere effettivi i benefici avuti dal trattamento.
Tra i trattamenti previsti, è anche possibile intraprendere attività inalatorie, crenoterapia, insufflazione endotimpanica, Politzer Crenoterapico vibrato e cure idropiniche.
Nel territorio del comune di Pescantina, si possono trovare numerosi edifici religiosi di epoca medievale, dalla tipica architettura romanica veronese. Tra questi, valgono una visita la chiesa di San Michele e la chiesa di Santa Lucia, entrambe del XII secolo, nonché il settecentesco Duomo, con la sua piccola pinacoteca. Poco distante, la vecchia chiesa sconsacrata è oggi sede del Museo etnografico del fiume Adige.
Per quanto riguarda, invece, le tantissime ville che si possono ammirare nei dintorni, sono da segnalare: Villa Bertoldi, Villa Da Sacco, Villa Sparvieri, Villa Vascone-Bricci e Villa Quaranta. L’edificazione di queste dimore risale all’epoca della dominazione veneziana e nasce dall’esigenza dei ricchi proprietari terrieri veronesi di trasferirsi saltuariamente in campagna per seguire la produzione agricola, oppure per sola villeggiatura.
Infine, è d’obbligo una sosta (riflessiva) al Monumento agli ex internati nei campi di concentramento, costruito nel 1966 presso la stazione ferroviaria di Balconi e commemorante i caduti nei lager nazisti e di tutti i reduci che furono accolti e ospitati nel Comune. Annesso al monumento, si trova un vecchio vagone con documentazione storica. Presso la Sala consiliare del Municipio, infine, è allestita una piccola mostra di oggetti provenienti da un campo di concentramento nazista.
Ufficio turistico:
Info Point Valpolicella
c/o Villa Quaranta Tommasi Wine Hotel
via Ospedaletto,57
Ospedaletto di Pescantina (VR)
+39 045 67 67 300
info@villaquaranta.com
Lun-Dom 24 su 24
Sito del Comune:
https://www.comune.pescantina.vr.it
Sito elle Terme:
https://www.aquardens.it