• 7 Marzo 2023
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  • by Emanuela Crosetti
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Il via libera della Regione alle concessioni di acque minerali e termali per una durata massima di 20 anni

Il Consiglio regionale del Piemonte ha approvato l’emendamento relativo alla concessione di acque minerali e termali, portando la loro durata massima a anni 20 anni, a decorrere dall’anno di entrata in vigore del decreto legislativo. .La conversione delle concessioni sulle acque termali da perpetue a temporanee aprirà perciò nuove prospettive sulla gestione del principale patrimonio di Acqui Terme.

Questa la dichiarazione del presidente A.N.Co.T. Franca Roso:

“Sono molto contenta dell’adeguamento alla L.R. n. 95/1994 compiuto dalla Regione Piemonte ai sensi all’art. 96, comma 8 del D.Lgs. n. 152/2006 Codice dell’Ambiente che trasforma le concessioni di acque minerali e termali, ancora perpetue in temporanee.
Questo adeguamento obbligatorio, previsto dalla norma nazionale, rappresenta un primo passo per dare nuove opportunità di sviluppo alle terme del Piemonte e più ampio respiro alle città termali compresa la nostra. Spero che un domani in base alla portata dell’acqua termale ci sia la possibilità e la volontà di prevedere un numero maggiore di concessioni di sfruttamento delle acque termali, e che Acqui Terme, diventi fonte di attrazione per nuovi investitori.

In qualità di Presidente dell’A.N.Co.T., Associazione Nazionale dei Comuni Termali, e di capogruppo di FI in consiglio comunale, con un po’ di ottimismo noto che finalmente qualcosa ad Acqui si sta muovendo. L’apertura dello stabilimento termale di Via XX Settembre, anche se in modo non continuativo, è un primo passo che permetterà, a chi ne farà richiesta, tramite ricetta rossa del medico di base, di usufruire delle cure termali per alcuni mesi di quest’anno.

L’acqua di Acqui Terme, per la sua composizione sulfurea salsobromoiodica, è fra le migliori in Europa. Grazie alla sua azione antinfiammatoria dà particolare beneficio a tutte le forme di artrosi, reumatismi, malattie delle vie respiratorie, vaginiti, acne giovanile, riabilitazione post traumatica, oltre ad essere usata anche a scopo di benessere e puro relax.

Usufruire delle acque termali è un diritto alla salute, ricordiamoci che fare almeno un ciclo di cure termali l’anno, significa per chi ne usufruisce, trarne importanti benefici sul proprio stato di salute e se valutiamo anche l’aspetto economico, significa fare prevenzione con conseguente risparmio sul Servizio Sanitario Nazionale.

Detto questo, constato con soddisfazione che il sindaco Danilo Rapetti ha ripreso il dialogo tra l’Amministrazione comunale e la proprietà delle Terme di Acqui, che negli ultimi anni era venuto a mancare. Importante passo in avanti per la nostra città.

Concludo con una proposta sia alle forze politiche, sia alle civiche che ai cittadini: per il bene della nostra città: considerato che Acqui Terme possiede questa grande risorsa che rappresenta un importante valore aggiunto, che non tutti hanno e che fa la differenza, impariamo per una sola volta a fare squadra, mettiamo da parte le divergenze, di qualsiasi natura esse siano, creiamo un gruppo coeso che possa remare nella stessa direzione, verso l’obiettivo comune: la completa riapertura delle Terme a 360 gradi. Lo dobbiamo alla nostra Acqui Terme e perché no, anche un po’ a noi stessi”.

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