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by Emanuela Crosetti
A Salice Terme sgorga un’acqua unica nel suo genere, grazie al suo alto e preziosocontenuto di iodio
La celebre fonte a Salice Terme venne trovata nel 1778 dal Serafino Volta, ma era ridotta a pantano. Bisognò aspettare il 1783, quando il farmacista vogherese Angelini effettuò alcune ricerche e dimostrò come l’acqua di Sales contenesse iodio. Ma fu solo nel 1849, che si potè assistere al recupero e allo sfruttamento di questa sorgente, grazie al medico rivazzanese Ernesto Brugnatelli che utilizzò l’acqua per la cura del gozzo. Riportò quindi alla luce il pozzo, consistente in una vasca profonda 3 metri e larga 6, e sostenuta da un muro di mattoni, riportando alla luce quell’acqua limpida che poteva essere così utilizzata per scopi curativi.
L’acqua della Fonte Sales fu la prima in Italia dove si scoprì lo iodio e fu anche la prima acqua minerale ad essere ufficialmente usata in medicina. Un negoziante di Milano, Eugenio Crespi, si incontrò con il dottor Luigi Ernesto Stoppani, professionista di Milano e, nel 1884, costiruirono una società in accomandita semplice denominata “Stoppani Castiglioni & C.”. E per volontà della Società, tra il 1884 e il 1885, fu realizzato il primo stabilimento termale in Salice.
Lo stabilimento Bagni aprì nel 1886, ma già nel 1890 la società si mise in liquidazione e fu acquistata interamente dal dottor Stoppani, a cui va riconosciuto il merito di aver realizzato gran parte del parco e dei vialetti posti intorno al Grand Hotel. Fino al 1901, quando lo stabilimento termale venne ceduto e si costituì la Società Anonima delle Terme di Salice che decise di realizzarne uno nuovo e imponente.
Il risultato fu una costruzione in stile pompeiano su un piano rialzato, comprendente due reparti, per gli uomini e per le donne, di comprensivi 80 camerini. Sullo stesso piano, si trovavano insediati un reparto per la massoterapia, un gabinetto per i bagni luce ed un vasto reparto per le visite mediche di ammissione alle cure. Al piano inferiore (seminterrato) trovavano invece posto un reparto per le fangature che disponeva di 20 camerini, ognuno dei quali era collegato internamente con un altro camerino dotato di un comodo letto per la reazione, ed un vasto reparto per i bagni solforosi dove si utilizzava l’acqua di Monte Alfeo.
Tra il 1919 e il 1936, le Terme raggiunsero il massimo splendore in campo nazionale ed internazionale. Al dottor Eugenio Diviani, direttore sanitario delle Terme, si deve la costruzione di due importanti strutture: il Charitas (istituto destinato ai bambini poveri di Milano e non solo) e l’istituto “Carta del Lavoro”, edificato su terreno di sua proprietà, donato proprio per la costruzione di questa struttura, con oltre 80 posti letto, destinata ad essere la locale Clinica del lavoro realizzata a favore di tutti i lavoratori che necessitavano di cure. Ma Diviani realizzò anche gran parte del parco delle Terme, la piscina e molte strutture sportive.
Nel 1942, la Società Anonima Terme di Salice si trasformò in Società per Azioni Terme di Salice. Scampata fortunatamente dalla triste esperienza dei bombardamenti, Salice subì comunque, dal 1943, l’onta dell’occupazione da parte delle forze tedesche. Nel parco delle Terme, furono scavate fosse anticarro, piazzati nidi di mitragliatrici e cannoncini antiaerei e vennero tagliate molte piante. Cacciati i tedeschi, Salice fu scelta quale sede di acquartieramento da un reggimento di indiani, comandati da ufficiali inglesi, che si fermarono fino all’estate del ’46.
Dopo un periodo di crisi dovuto al dopoguerra, nel 1961 l’ E.A.G.A.T. (Ente Autonomo per la Gestione delle Aziende Termali, creato dal Governo nel 1958) rilevò le Terme di Salice. Fu l’inizio di una nuova era per Salice, con l’erogazione delle prestazioni come “servizio di cura” concesso ed eseguito nei termini più rigorosi secondo i dettata del Governo.
Salice si adeguò perfezionando ed attuando un programma di interventi e di specializzazione nella cura delle affezioni respiratorie. Questa gestione consentì la costruzione del nuovo Hotel Terme (dotato di oltre 170 letti e di un attrezzatissimo centro termale), la perforazione di cinque nuovi pozzi, la completa ristrutturazione dello stabilimento termale principale e di quello del Grand Hotel e la loro dotazione delle apparecchiature più moderne, la realizzazione di una nuova centrale termica e di lavanderia, la costruzione del Club degli ospiti e l’attuazione di tutta una serie di iniziative in campo ricreativo e promozionale. Fino ad oggi.
(Fonte: Infopoint Salice Terme)