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by Emanuela Crosetti
Il Trentino è pronto a riaprire le porte alla stagione termale, con nuove proposte turistiche e di benessere
In questo periodo di post pandemia, dopo due anni di stop e limitazioni, riparte la stagione termale e si dà il via libera alle aree benessere. E questa volta a pieno regime, sia per quanto riguarda la funzione curativa, che il turismo. Un turismo che, solo in Trentino, vale tra i 100 e i 110 milioni di euro.
Le novità in programma all’interno della regione sono davvero molte e vanno dalle sedute di crioterapia delle Terme di Levico al “forest bathing” delle Terme di Comano. La stagione delle Terme di Levico, intanto, è iniziata proprio in questi giorni e all’insegna di un rinnovamento già tracciato lo scorso anno, con la creazione dell’area benessere “Wellbeing” – con tanto di proposte innovative e attrezzature moderne – il trattamento in assenza di gravità nella cosiddetta vasca “Nuvola” e i trattamenti termali con l’acqua di Vetriolo.
Ma non è tutto. In previsione, anche l’introduzione di sedute di crioterapia attraverso una strumentazione all’avanguardia che sottopone il corpo ad uno shock termico di pochi minuti (fino a meno 90 gradi in assenza totale di umidità) producendo importanti effetti terapeutici (dal trattamento di malattie infiammatorie al recupero post-esercizio).
“È un investimento in cui crediamo molto – dichiara Barbara Sartori, responsabile marketing delle Terme di Levico – in quanto rappresenta l’unica crioterapia elettrica in regione”. Quest’anno, inoltre, riapre anche la piscina riabilitativa, chiusa dal 2021: “I segnali sono positivi – conclude – e la speranza è quella di raggiungere i numeri del pre-Covid”.
“Abbiamo introdotto nuovi pacchetti che prevedono i massaggi in spazi all’aperto e la possibilità di fare un picnic nel parco – illustra Adelheid Stifter, direttrice delle Terme di Merano – Questo perché, anche dopo il Covid, alcune persone preferiscono evitare la permanenza prolungata in spazi chiusi”.
Lo scorso anno, inoltre, era stata inaugurata anche la “Medical area”, dove sono a disposizione dei clienti un otorino, due ortopedisti, un fisioterapista, un medico sportivo, un nutrizionista e un medico estetico. “Un’aggiunta al Servizio sanitario nazionale che sta andando molto bene, soprattutto nella parte medica dello sport e dell’ortopedia – aggiunge Stifter – Quest’anno puntiamo di tornare ai livelli record del 2019, quando avevamo raggiunto un fatturato di 13 milioni”.
Le Terme di Comano, intanto, hanno riaperto l’11 aprile e resteranno accessibili fino al 31 ottobre. “Quest’anno si potranno intraprendere tutte le cure inalatorie – spiega Elena Andreolli, consigliera delegata delle Terme di Comano – mentre prima erano permesse solo quelle con mascherina”.
Nel 2021, inoltre, era stata ampliata anche l’offerta di riabilitazione respiratoria – indicata sia a chi soffre di bronchiti croniche che alle persone che risentono del long Covid – alla presenza di un fisioterapista pneumologo e un laureato in scienze motorie. “Vogliamo inoltre potenziare – prosegue Andreolli – le nuove aree del parco legate al wellness, come il forest bathing, passeggiate nel bosco con respiro guidato da operatori appositamente formati, nonché implementare l’annesso centro dermatologico, con la sempre molto richiesta fototerapia, un trattamento davvero unico in Italia”.
(Fonte: Corriere dell’Alto Adige)